Filed under: cultura, eventi, real life, social | Tag: cittadini, condivisione, contro il razzismo, convivenza, dialogo, divertimento, fascismo, festa, Festa dei Popoli, insieme, integrazione, intercultura, libertà, manganello, memoria, mondo, musica, nella mia città nessuno è straniero, ordinanza, pace, parte di qualcosa, partecipazione, piazza Dante, Razze Contro ogni paura, razzismo, repressione, ricordo, rispetto, sindaco, tolleranza, unione, verona, vivere
Questi ultimi sono stati mesi molto intensi.
Di studio, di ricerca di lavoro, di gite domenicali in montagna, di piccoli problemi da risolvere e di impegno civile.
Ci scusiamo per l’oblìo in cui abbiamo temporaneamente lasciato il blog.
Intanto vi aggiorno sugli ultimi eventi veronesi.
Il sindaco Txxx ha emesso un’ordinanza che vieta l’uso di strumenti “musicali o sonori negli spazi pubblici aperti quali piazze, slarghi, pubbliche vie, corti e/o giardini, dalle 22.00 fino alle 8.00 del mattino di ogni giorno della settimana“.
L’ordinanza è evidentemente indirizzata a quelle persone che da più di un anno si ritrovano spontaneamente il mercoledì sera nella centrale piazza dei Signori, detta piazza Dante per il monumento al sommo poeta posto al centro.
La gente così chiacchiera, canta, beve una birretta portata da casa, c’è chi fa giocoleria e chi si esibisce come mangiafuoco, chi disegna coi gessetti, chi fa le bolle, chi lancia il freesbee, chi suona chitarre, bonghi o tamburelli e chi balla… I turisti, divertiti, si fermano a guardare, fotografano, talvolta ballano anche loro.
Si tratta ovviamente in larga maggioranza di giovani, ma i frequentatori dei “Mercoledì di piazza Dante” appartengono a tutte le fasce di età, censo, razza e religione. Queste caratteristiche, è inutile dirlo, non rientrano tra i valori maggiormente promossi dall’attuale giunta veronese.
Sull’antica piazza dei Signori si affacciano perlopiù edifici pubblici di epoca medievale, tutt’ora riservati all’amministrazione pubblica o agli esercizi commerciali. Ristoranti, bar e pizzerie occupano quasi metà plateatico con sedie e tavolini. A tutte le ore, i turisti si fotografano con la splendida piazza a fare da quinta.
Dato quindi il carattere pubblico e la valenza sociale del luogo, far rispettare la vigente normativa sul disturbo della quiete pubblica (art. 659 del Codice Penale) sarebbe stato sufficiente, giusto, saggio. Invece si è attuata un’ordinanza cieca e limitativa delle libertà dei cittadini, che se decidono di andare a suonare la chitarra in piazza, ma anche in un parco cittadino distante da abitazioni, dalle 22 alle 24, rischiano una sanzione economica e il sequestro dello strumento musicale.
Da notare che nella adiacente piazza delle Erbe, dove si affacciano numerose abitazioni, gli schiamazzi degli avventori dei bar fino a notte inoltrata (udibili anche nelle vie circostanti) non hanno suscitato una simile reazione, forse per non ‘disturbare’ gli incassi dei gestori…
Al primo mercoledì successivo all’entrata in vigore dell’ordinanza, le forze dell’ordine hanno avuto un atteggiamento discutibile. Su youtube potete trovare alcuni filmati a riguardo.
Sabato 30 maggio, nel pomeriggio, la piazza si è riempita di gente, che voleva dimostrare solidarietà verso i ragazzi coinvolti nei fatti del 27 sera e disapprovazione nei confronti dell’ordinanza. Anche noi eravamo lì. A parlare, ascoltare, ridere, fare le bolle, fotografare, giocare. Eravamo in centinaia. C’erano turisti, studenti, giovani, anziani, bambini anche piccolissimi. E’ stato un pomeriggio davvero bello (sorvegliato dalla municipale) e l’appuntamento si rinnova per mercoledì prossimo. Vediamo che succederà.
Domenica pomeriggio siamo stati invece alla Festa dei Popoli, una festa che si tiene da ormai 18 anni e che vede impegnate tante associazioni nella celebrazione della tolleranza, del rispetto, del divertimento sano e condiviso. Tutte le etnìe del mondo in un parco, questo è l’intento. Musica, danze, bambini, adulti, biciclette, tanto cibo diverso, tante bandiere tra cui la più grande di tutte, quella della Pace a ricoprire quasi tutta la facciata dell’imponente villa Buri. E tante persone disposte su un prato a formare la frase NELLA MIA CITTA’ NESSUNO E’ STRANIERO.
Un pomeriggio bellissimo.
Infine, domenica sera, a Teatro Romano per lo spettacolo Razze. Contro ogni Paura in memoria di Nicola Tommasoli, picchiato a morte la notte del 1° maggio di un anno fa. Una serata ideata dall’associazione Madri Insieme per una Verona Civile contro l’intolleranza e la violenza, in cui Verona ha mostrato la sua parte migliore.
Presenti sul palco Antonio Albanese, Marco Paolini, Natalino Balasso, Davide Enia, il giornalista Gianantonio Stella, il cantautore Gualtiero Bertelli con la Compagnia delle Acque. Assenti giustificati Luciana Littizzetto, Moni Ovadia e Maurizio Crozza, che comunque hanno inviato un contributo filmato ciascuno. Testimonianze toccanti, ironiche e intelligenti su come è vero che siamo tutti, per fortuna, diversi…
Un’esperienza emozionante, anche perché il Teatro era davvero gremito.
In queste come in altre occasioni, ci siamo sentiti, nelle rispettive individualità, parte di qualcosa di grande.
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